FORO ROMANO, ROMA

Percorso multimediale della Rampa Imperiale e Santa Maria Liberatrice

Visitatore della mostra

Progetto

Come parte del progetto di diffusione della ricerca scientifica, Visivalab ha arricchito l’esposizione documentando queste escavazioni con diverse tecnologie multimediali. Il risultato è un vero viaggio nel tempo, che offre una prospettiva fresca sull’applicazione della tecnologia al patrimonio culturale.

 

TOTEM INTERATTIVO

 

Come guida digitale per l’esposizione, abbiamo progettato un totem che presenta i pezzi archeologici esposti provenienti dalla zona della Fontana di Giuturna. Questo strumento funge da finestra sul passato, trasportando il visitatore alle escavazioni dei primi del XX secolo collegando ogni pezzo al contesto del suo ritrovamento, che conosciamo attraverso la documentazione storica.

 

Lo schermo interattivo è organizzato in tre sezioni che offrono una visione completa del patrimonio esposto:

 

A sinistra, c’è una linea del tempo che organizza i materiali in base alla loro antichità, mentre a destra, i resti sono contestualizzati all’interno dell’escavazione. Al centro, l’utente può esplorare gli elementi da diverse prospettive in realtà aumentata, grazie alla precedente digitalizzazione. Sopra le immagini appaiono schede informative che approfondiscono la descrizione, le caratteristiche specifiche e ulteriori dati sul ritrovamento.

PROIEZIONE AUDIOVISIVA

 

Abbiamo inoltre prodotto un video che narra la storia della scomparsa chiesa di Santa Maria Liberatrice e degli edifici romani e medievali antichi scoperti.


Il video inizia con una vista panoramica del Foro Romano, mostrando i monumenti adiacenti e la disposizione originale della chiesa. Si passa poi a foto storiche, presentando l’aspetto precedente della chiesa, seguito dalla ricostruzione di un modello 3D basato su piani ed elevazioni dei primi del ‘900. Permette anche allo spettatore di esplorare virtualmente l’interno, che abbiamo simulato utilizzando le immagini conservate dai suoi altari e dalle sue pareti. Il culmine viene raggiunto attraverso una drammatica simulazione del crollo della chiesa, mescolando foto reali con effetti cinematografici, e concludendo con la scoperta delle statue e di altri resti.