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ARCHEOGRAPHUM, Castello di Qusayr ‘Amra

Progetto

Qasr ‘Amra è uno dei principali castelli del deserto, realizzato durante la dinastia dei Califfi Omayyade, la quale riuscí a unificare un vasto impero che si estendeva dall’India alla Spagna.

 

Questi castelli erano riccamente decorati con stucchi, affreschi, mosaici, altorilievi e intarsi. I famosi dipinti murali di Qasr ‘Amra, per esempio, hanno un’estensione totale di quasi 380 mq.

 

Attraverso fotografie di altissima qualità e risoluzione e grazie a rilevamenti ottenuti con fotogrammetria e laser scanner abbiamo digitalizzato e rilevato tridimensionalmente tutti gli ambienti e le decorazioni del castello, generando più di 5.000 fotografie e 100 panoramiche.

 

Il materiale è stato raccolto nell’ARCHEOGRAPHUM, uno strumento che permette di condividere la documentazione prodotta e d’archivio secondo i più moderni sistemi di Building Information Modeling (BIM), basati su un modello partecipativo e incentrato sulla condivisione dei dati.

RILIEVO TRIDIMENSIONALE DEGLI AMBIENTI


Il rilievo 3D degli ambienti interni ed esterni del Castello di Qasr ‘Amra è stato eseguito con l’integrazione di differenti tecniche, per rendere la rappresentazione digitale il più completa e precisa possibile.


Il laser scanner offre precise misurazioni in tre dimensioni della superficie dello spazio, grazie alle quali abbiamo ottenuto i rilievi topografici e architettonici in 3D delle superfici, tanto degli ambienti interni che esterni al monumento.


La fotogrammetria, invece, ci ha restituito fotografie molto dettagliate che superano la scala reale 1:1. Le macrofotografie dei dettagli consentono ingrandimenti di gran lunga superiori rispetto a ciò che l’occhio umano può percepire, restituendo colori, toni, dettagli e nitidezza non altrimenti raggiungibili.


Con i risultati ottenuti da questi due strumenti siamo stati in grado, mediante software specifici, di visualizzare il modello in 3D del Castello nelle sue forme, dimensioni e colori originali, oltre che misurare le distanze tra i vari punti.


Abbiamo anche potuto verificare in itinere le condizioni della struttura, le tecniche di restauro applicate e, in alcuni casi, restituire la stratigrafia virtuale della decorazione pittorica.


Questo processo è avvenuto in diverse fasi, documentando passo a passo il lavoro dei restauratori prima e dopo il restauro. I dipinti murali erano ricoperti da decenni di fuliggine, polvere e sostanze chimiche, ma quest’ultimo restauro ha rivelato colori vibranti e dettagli iconografici ancora sconosciuti, come per esempio l’iscrizione in arabo cufico posta sulla finestra della parete sud dell’edificio.

ARCHEOGRAPHUM

 

Dopo questo primo lavoro di digitalizzazione del patrimonio del Castello, abbiamo pensato a uno strumento che potesse essere utile per organizzare e gestire l’ingente quantità di dati, sia quelli acquisiti prima che dopo il restauro, sia i documenti presenti negli archivi, anche a distanza.

 

L’ARCHEOGRAPHUM è un accurato strumento di lavoro di indagine, documentazione e tutela del patrimonio basato sulle nuove tecnologie, che unisce il materiale scientifico presente nel database e nell’archivio del monumento al materiale ricavato durante il processo di digitalizzazione.

 

L’ARCHEOGRAPHUM è accessibile con un semplice login da qualsiasi dispositivo con accesso a internet. Ci pareva già allora interessante proporre uno strumento utile a delocalizzare il lavoro sul campo, dove consultare tutto il materiale aggiornato e allo stesso tempo aggregare informazioni nuove attraverso la creazione di poligoni e l’aggiunta di documentazione scientifica.

 

Tutti questi dati e metadati sono indicizzati e georiferiti, vincolati cioè a coordinate specifiche del monumento (attraverso dei FLAG) e associati a termini e parole chiave (attraverso dei TAG) che ne facilitano la ricerca e aiutano a filtrare le informazioni.

 

Per fare ciò abbiamo utilizzato un lessico estremamente dettagliato ed una specifica struttura semantica, costruiti ad hoc per mettere in relazione tutti i contenuti caricati sul sistema.

 

Gli utenti sono gestiti gerarchicamente con diversi livelli di accesso agli strumenti e alle informazioni disponibili. L’interfaccia grafica è semplice e intuitiva: una volta inserito username e password si presenta la planimetria del Castello, dove si potrà selezionare l’area da consultare o su cui si vuole lavorare.

 

Da lì si apre un menu a tendina dove navigare tra gli affreschi di quell’area ed esplorare virtualmente il monumento, accedere alle informazioni relative, taggare i contenuti, allegare file, misurare segmenti e poligoni.

 

 

PROGETTO HBIM

 

Grazie alle immagini 360 in alta risoluzione e alle informazioni georeferenziate, l’ARCHEOGRAPHUM permette di realizzare il lavoro “sul campo” stando a chilometri di distanza.

 

Il progetto è stato selezionato dalla HBIM (Smart Heritage Building Performance Measurement for Sustainability), che studia metodi per la misurazione intelligente delle prestazioni negli edifici storici, seguendo criteri come l’impatto sulla sostenibilità e gli effetti sulla salute del castello dopo la sua ricostruzione.

 

Il lavoro in modalità Bim consente di ottenere un panorama costantemente aggiornato degli stati di avanzamento dei lavori: grazie alla condivisione del database unico, ogni variante sviluppata da uno dei team di lavoro può essere condivisa automaticamente da tutti gli strumenti software utilizzati, ottimizzando processi e tempistiche.