Archeographum, Castillo de Qusayr ‘Amra
Entre los numerosos castillos históricos del desierto oriental de Jordania, Qasr ‘Amra es sin duda uno de los más importantes. De hecho, es el único incluido en el Patrimonio de la Humanidad de la UNESCO, gracias a su excepcional estado de conservación y a los frescos originales en su interior. El ciclo pictórico es un testimonio poco común de los orígenes del arte islámico, siendo hasta ahora el único con una fecha tan alta y tan bien conservado.
El ARCHEOGRAPHUM nació como herramienta de investigación, documentación y conservación del patrimonio del antiguo castillo del siglo VIII d.C. Recopila datos y da testimonio de la restauración realizada por el ISCR en colaboración con el Departamento de las Antiguedades del Reino de Jordania (DOA) y el World Monuments Fund (WMF), que comenzó en 2011 y actualmente se encuentra en marcha. Con el ARCHEOGRAPHUM, gracias a las imágenes de alta resolución, también es posible realizar un recorrido virtual por el castillo. El proyecto fue presentado en la conferencia internacional “The Colours of the Prince”.
CLIENTE MiBACT, ISCR di Roma, WMF, DOA
PARTNER Faro Technologies
AÑO DE REALIZACIÓN 2012 – en marcha
CARACTERÍSTICAS
- Proyecto HBIM
- Sistema digital de investigación, documentación y conservación
- Deslocalización del trabajo de campo
- Digitalización del patrimonio
- Proyecto abierto y escalable
- Tour virtual e imágenes 360
- Fotogrametría
- Laser scanner
- Datos georeferenciados (FLAG)
- Arquitectura de contenidos
- Vocabulario y estructura semántica específicos (TAG)
- Interfaz gráfica open source
- Diseño UX e UI
- Backend fácil de gestionar en autonomía
- Gestión jerárquica de los usuarios


Proyecto
Qasr ‘Amra es uno de los principales castillos del desierto construidos durante la dinastía de los Califas Omeyas, una dinastía que logró unificar un vasto imperio que se extendía desde la India hasta España.
Estos castillos estaban ricamente decorados con estucos, frescos, mosaicos, altos relieves e incrustaciones. Las famosas pinturas murales de Qasr ‘Amra, por ejemplo, tienen una extensión total de casi 380 metros cuadrados.
Mediante fotografías de altísima calidad y resolución y escaneado 3D con escáner láser y fotogrametría digital, digitalizamos y relevamos tridimensionalmente todas las habitaciones y decoraciones del antiguo castillo, generando más de 5.000 fotografías y 100 panoramas.
El material fue recogido en el ARCHEOGRAPHUM, una herramienta que permite compartir la documentación producida y archivada según los sistemas más avanzados de Modelado de Información para la Edificación (BIM – Building Information Modeling), basado en un modelo participativo y enfocado al intercambio de datos.


RILIEVO TRIDIMENSIONALE DEGLI AMBIENTI
Il rilievo 3D degli ambienti interni ed esterni del Castello di Qasr ‘Amra è stato eseguito con l’integrazione di differenti tecniche, per rendere la rappresentazione digitale il più completa e precisa possibile.
Il laser scanner offre precise misurazioni in tre dimensioni della superficie dello spazio, grazie alle quali abbiamo ottenuto i rilievi topografici e architettonici in 3D delle superfici, tanto degli ambienti interni che esterni al monumento.
La fotogrammetria, invece, ci ha restituito fotografie molto dettagliate che superano la scala reale 1:1. Le macrofotografie dei dettagli consentono ingrandimenti di gran lunga superiori rispetto a ciò che l’occhio umano può percepire, restituendo colori, toni, dettagli e nitidezza non altrimenti raggiungibili.
Con i risultati ottenuti da questi due strumenti siamo stati in grado, mediante software specifici, di visualizzare il modello in 3D del Castello nelle sue forme, dimensioni e colori originali, oltre che misurare le distanze tra i vari punti.
Abbiamo anche potuto verificare in itinere le condizioni della struttura, le tecniche di restauro applicate e, in alcuni casi, restituire la stratigrafia virtuale della decorazione pittorica.
Questo processo è avvenuto in diverse fasi, documentando passo a passo il lavoro dei restauratori prima e dopo il restauro. I dipinti murali erano ricoperti da decenni di fuliggine, polvere e sostanze chimiche, ma quest’ultimo restauro ha rivelato colori vibranti e dettagli iconografici ancora sconosciuti, come per esempio l’iscrizione in arabo cufico posta sulla finestra della parete sud dell’edificio.


ARCHEOGRAPHUM
Dopo questo primo lavoro di digitalizzazione del patrimonio del Castello, abbiamo pensato a uno strumento che potesse essere utile per organizzare e gestire l’ingente quantità di dati, sia quelli acquisiti prima e dopo il restuaro che i documenti presenti negli archivi, anche a distanza.
L’ARCHEOGRAPHUM è un accurato strumento di lavoro di indagine, documentazione e tutela del patrimonio basato sulle nuove tecnologie, che unisce il materiale scientifico presente nel database e nell’archivio del monumento al materiale ricavato durante il processo di digitalizzazione.
L’ARCHEOGRAPHUM è accessibile con un semplice login da qualsiasi dispositivo con accesso a internet. Ci pareva già allora interessante proporre uno strumento utile a delocalizzare il lavoro sul campo, dove consultare tutto il materiale aggiornato e allo stesso tempo aggregare informazioni nuove attraverso la creazione di poligoni e l’aggiunta di documentazione scientifica.
Tutti questi dati e metadati sono indicizzati e georiferiti, vincolati cioè a coordinate specifiche del monumento (attraverso dei FLAG) e associati a termini e parole chiave (attraverso dei TAG) che ne facilitano la ricerca e aiutano a filtrare le informazioni.
Per fare ciò abbiamo utilizzato un lessico specifico ed una specifica struttura semantica, costruiti ad hoc per mettere in relazione tutti i contenuti caricati sul sistema.
Gli utenti sono gestiti gerarchicamente con diversi livelli di accesso agli strumenti e alle informazioni disponibili. L’interfaccia grafica è semplice e intuitiva: una volta inserito username e password si presenta la planimetria del Castello, dove si potrà selezionare l’area da consultare o su cui si vuole lavorare.
Da lì sulla destra si apre un menu a tendina dove navigare tra gli affreschi di quell’area ed esplorare virtualmente il monumento, accedere alle informazioni relative, taggare i contenuti, allegare file, misurare segmenti e poligoni.
PROGETTO HBIM
Grazie alle immagini 360 in alta risoluzione e alle informazioni georeferenziate, l’ARCHEOGRAPHUM permette di realizzare il lavoro sul campo stando a chilometri di distanza.
Il progetto è stato selezionato dalla HBIM (Smart Heritage Building Performance Measurement for Sustainability), che studia metodi per la misurazione intelligente delle prestazioni negli edifici storici, come l’impatto sulla sostenibilità e gli effetti sulla salute del castello dopo la sua ricostruzione.
Il lavoro in modalità Bim consente di ottenere un panorama costantemente aggiornato degli stati di avanzamento dei lavori: grazie alla condivisione del database unico, ogni variante sviluppata da uno dei team di lavoro può essere condivisa automaticamente da tutti gli strumenti software utilizzati.



Conferenza “The Colours of the Prince”
Il progetto è stato presentato all’interno della conferenza “The Colours of the Prince” organizzata dal MiBACT e dall’ISCR, Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro i giorni 22 e 23 di ottobre 2014.
È stata per noi una preziosa occasione di confronto con gli operatori culturali ed eminenti studiosi internazionali sull’intero progetto di restaurazione e tutela del Castello, sull’Archeographum e sulle sue funzionalità.
World Monuments Fund – Video divulgativo
Per la divulgazione dello strumento dell’Archeographum, su commissione del World Monuments Fund abbiamo realizzato un video di presentazione con le interviste fatte alle figure internazionali di riferimento del progetto, come ad esempio Gaetano Palumbo, allora project director del WMF, Asma Shhaltoug, direttrice di ingegneria e conservazione presso il DOA (Dipartimento delle Antichità del Regno di Giordania) e Giovanna de Palma, archeologa dell’ISCR di Roma.
Ringraziamenti – ISCR di Roma
Per la realizzazione dell’intero progetto è stato fondamentale il contributo degli studenti dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restuaro di Roma. Il loro prezioso aiuto è stato indispensabile nella creazione dell’ARCHEOGRAPHUM, come ad esempio, nell’analisi e nella suddivisione degli ambienti del castello o nella ricerca e analisi del lessico specifico.
INFORMAZIONI TECNICHE
- HTML5
- PHP
- JavaScript
- Mysql
SOFTWARE:
- Krpano
STAMPA
Destellos de Color en el Desierto: La restauración de Qusair Amra
National Geographic
Il sito di Qusayr ‘Amra insignito del Best Practice Award ICCROM-ATHAR
Istituto Centrale per il Restauro
Qysayr ‘Amra: a World Heritage Site
World Monuments Fund