MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE - AOSTA

Progetto espositivo “Joan Miró. È quando sogno che vedo chiaro”

Inauguración Miró. E quando sogno che vedo chiaro
Miró Aosta. Sala Il canto della terra
Miró Aosta. Cronología
Miró Aosta. Sala Atti di ribellione

© Stefano Venturini

Progetto

La natura universale dell’artista ci ha posto di fronte a una sfida significativa quando si è trattato di sviluppare una mostra senza precedenti. Tuttavia, con questa mostra siamo riusciti a fornire una nuova prospettiva incentrata sulla dimensione ecologica dell’arte di Miró, un pioniere per il suo tempo, che ha compreso l’importanza di recuperare il legame con la natura e la sua conservazione per la sopravvivenza umana.

 

Come Visivalab ci siamo occupati dell’intera totalità del processo espositivo in un lavoro straordinario in stretta collaborazione con tutte le figure coinvolte: curatori, conservatori, accademici, Musei, istituzioni, prestatori, persone che hanno lavorato con l’artista e che hanno rilasciato interviste inedite, tecnici e trasportatori di opere d’arte. Parallelamente, abbiamo lavorato alla realizzazione della mostra, dal coordinamento della campagna di prestiti, nonché alla narrazione, alla progettazione del percorso, alla grafica, alla produzione e all’allestimento della mostra.

 

Fin dall’inizio del progetto, abbiamo partecipato alla creazione del team di lavoro e del comitato scientifico della mostra, insieme al quale abbiamo lavorato al concetto curatoriale, alla selezione delle opere e alla loro richiesta di prestito alle Istituzioni. Tra i compiti gestionali svolti, ci siamo occupati della comunicazione con i prestatori e abbiamo coordinato l’assunzione di specialisti per il trasporto, nonché l’assicurazione dei pezzi.

Miro Sala Amore a Ogni Prova

© Stefano Venturini

Miró Aosta. Libro de artista
Miró Aosta. Sala Contro Le Tirannie

IL PERCORSO ESPOSITIVO 

Tra le opere esposte si annoverano 13 dipinti a olio, 8 sculture, 125 incisioni tratte da 13 libri d’artista, manifesti della sua produzione grafica e marionette, che testimoniano la natura interdisciplinare di Miró e la versatilità del suo linguaggio artistico.

 

Il progetto del percorso si basa sull’idea di alternare questa diversità di linguaggi e formati delle opere esposte con altre testimonianze grafiche che contestualizzano la figura e l’opera di Miró, come fotografie e audiovisivi sull’artista. In questo modo si integra la sua visione soggettiva – rappresentata dalle tele, dalle sculture e dai libri d’Artista – con lo sguardo esterno dei fotografi e dei cineasti con cui ha collaborato per tutta la vita, che hanno documentato il suo percorso artistico e il suo processo creativo quotidiano.

 

Per ottenere un ritratto ancora più intimo, il team ha intervistato quattro persone che hanno lavorato a stretto contatto con Miró e che hanno vissuto con lui: il nipote Joan Punyet, la fotografo Colita, il regista teatrale e burattinaio Joan Baixas e la già direttrice della Fundació Joan Miró di Barcellona, Rosa Maria Malet. Queste interviste ci aiutano a comprendere il carattere e varie sfaccettature del poliedrico pittore raccontate in prima persona e sono fruibili in varie lingue da ciascun visitatore della mostra

 

Inoltre, noi di Visivalab abbiamo ideato e realizzato EsploraMiró, un’app di gamification che propone un percorso coinvolgente e ludico che accompagnerà la mostra fino alla chiusura. Attraverso minigiochi ed enigmi, coinvolge attivamente il pubblico e gli permette di interagire con l’affascinante mondo mironiano.

Miró Aosta. Backstage entrevista Punyet
Miró Aosta. Backstage montaje de la exposición
Miró Aosta. COAC - Miró el Otro
Miró Aosta. Mori el Merma

ALLESTIMENTO E IMMAGINE COORDINATA

 

Visivalab si è occupata anche di adattare l’illuminazione esistente nel museo e di costruire gli arredi espositivi, al fine di evidenziare il più possibile i dettagli delle opere, tenendo conto delle loro esigenze di conservazione. Tra questi elementi vi sono le piattaforme di legno su cui sono esposte le marionette grottesche dello spettacolo Mori el Merma (1978), i piedistalli e le vetrine che ospitano le sculture in bronzo e gli “oggetti preparatori” di Miró. Per esporre le custodie originali dei suoi libri d’artista sono state utilizzate urne trasparenti che sporgono dalle pareti delle sale, consentendo di apprezzare la materialità di questi delicati manufatti da ogni angolazione e in tutta sicurezza.

 

Il pubblico, attraversando le sale, scopre le diverse sfaccettature di questo prolifico artista. Dall’esperienza più intima e umana alla dimensione sociale e all’attivismo del suo lavoro, la produzione artistica di Miró è un luogo di contrasti.

Inauguración Miró. E quando sogno che vedo chiaro 01
Inauguración Miró. E quando sogno che vedo chiaro 02