MUBAG – ALICANTE

Progetto espositivo “Milán, vitrina de la modernidad”

Progetto

© Diputación de Alicante

PROGETTAZIONE DEL PERCORSO ESPOSITIVO

 

Insieme al team curatoriale, abbiamo progettato una narrazione accattivante che scorre attraverso le tappe fondamentali dell’evoluzione di Milano come metropoli italiana di riferimento economico, artistico e culturale. La mostra è strutturata in sezioni che vanno dagli albori del XX secolo al movimento di Corrente della fine degli anni Trenta.

 

Il percorso espositivo è concepito come un viaggio temporale e tematico, che parte dalla fertile eredità del Divisionismo e dell’Esposizione Universale di Sempione del 1906 e culmina alle soglie della Seconda Guerra Mondiale. Lungo il percorso vengono esplorate tappe fondamentali come il Futurismo, il Novecento italiano, una sezione speciale dedicata al gruppo Les Italiens de Paris, l’Astrattismo storico italiano e gli anni di Corrente. La mostra è arricchita da rari documenti storici, quali manifesti, fotografie, abiti, disegni per tessuti, filmati e riviste, che forniscono un contesto più completo per ogni sezione.

Da Visivalab abbiamo lavorato sulla contestualizzazione delle opere e dei materiali storici in modo che il pubblico di Alicante possa immergersi completamente nello spirito milanese dell’epoca esplorando diverse risorse visive, sonore e audiovisive. 

 

Una macro-cronologia all’inizio del percorso colloca il visitatore nel contesto storico, artistico e culturale europeo che fa da cornice alla mostra. In tutte le sale si trovano gigantografie d’epoca che amplificano l’impatto visivo e rafforzano la narrazione, oltre a cinque video prodotti appositamente per la mostra che riuniscono opere, fotografie d’epoca e altri materiali in formato digitale. 

 

Questi video sono completati da un’installazione sonora, in cui la declamazione delle Parole in Libertà di Marinetti può essere ascoltata di fronte a una gigantografia della pubblicazione originale. Il percorso storico culmina con la proiezione di un cinegiornale dell’Istituto Luce, che documenta la devastazione di Milano dopo i bombardamenti del settembre 1943.

IDENTITÀ GRAFICA E SCENOGRAFIA

 

Un allestimento accurato avvolge il visitatore intensificando l’esperienza di visita. Una tavolozza di colori vivaci conferisce teatralità allo spazio, creando un contrasto visivo che incornicia e mette in risalto i pezzi esposti. Lo spazio espositivo è organizzato su due piani complementari: quello verticale, dove le pareti ospitano le opere pittoriche, le fotografie e i testi, e quello orizzontale, con vetrine ed espositori progettati ad hoc, che presentano documenti di supporto, abiti e tessuti che arricchiscono il discorso scientifico. 

 

L’identità grafica della mostra gioca con la frammentazione del titolo in due piani, risorsa che viene ricreata nei pannelli sovrapposti che presentano i testi di ogni sala e i testi di approfondimento (disponibili in tre lingue). Per l’identità visiva della mostra è stata scelta l’opera L’addio (1917) di Anselmo Bucci. La locandina è stata distribuita su supporti pubblicitari come le tele all’esterno del museo, nelle stazioni TRAM di Alicante e sugli autobus che percorrono la città, estendendo la portata e la visibilità della mostra.

© Diputación de Alicante

CERIMONIA D’INAUGURAZIONE

 

“Milán, vitrina de la modernidad” ha aperto le sue porte al pubblico il 28 novembre con una cerimonia di inaugurazione alla quale hanno partecipato l’Assessore alla Cultura, Juan de Dios Navarro, il Direttore del Dipartimento di Cultura, Mª José Argudo, il Console onorario d’Italia ad Alicante, Danilo Angelini, la Direttrice del Dipartimento di Cultura dell’Ambasciata d’Italia a Madrid, Teodora Danisi, e la co-curatrice della mostra Danka Giacon. Durante l’evento, il direttore del museo, Jorge A. Soler, ha sottolineato come la mostra rappresenti un vero e proprio salto di qualità per il Mubag, grazie alla sua scenografia e all’impressionante corpus artistico che la compone.

 

IL CATALOGO

 

La mostra è corredata da un catalogo illustrato, a cura di Nicoletta Colombo, Danka Giacón e Serena Redaelli, con un progetto grafico ideato da Visivalab e curato da Franco Cosimo Panini.

 

RINGRAZIAMENTI

Questo progetto è stato reso possibile grazie grazie alla collaborazione dei prestatori

  • Archivio Associazione NoMus, Fondo Futurismo, Collezione Russolo-Pratella, Milano
  • Archivio Centrale dello Stato, sezione Brevetti, Roma
  • Archivio Giuseppe Migneco, Milano
  • Archivio Renato Birolli, Milano
  • Archivio Storico Luce, Roma
  • Arxiu Nacional de Catalunya
  • Associazione Mauro Reggiani, Milano
  • Bibliothèque nationale de France, Paris
  • BKV Fine Art, Milano
  • Camera dei Deputati, Roma
  • Casa Cavazzini Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Udine. Collezione Astaldi
  • Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”, Castello Sforzesco, Milano
  • Civico Museo Revoltella – Galleria d’arte moderna, Trieste
  • Collezione Miche Berra, comodato Museo Luigi Mallé, Dronero
  • Comitato Luigi Veronesi & Galleria 10 A.M. ART, Milano
  • Comitato per il Catalogo generale dell’opera di Bruno Cassinari, Milano
  • Confagricoltura, Milano, Lodi e Monza Brianza
  • Fondazione Antonio Ratti, Como
  • Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Alessandria
  • Fondazione Corrente, Milano
  • GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
  • Galleria Biasutti & Biasutti, Torino
  • Galleria d’Arte Moderna, Milano
  • Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto. Archivio del ’900. Fondo Giannina Censi e Fondo Fortunato Depero
  • Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto. Collezione VAF-Stiftung
  • Matteo Maria Mapelli Arte Moderna e Contemporanea, Monza
  • Ministero della Cultura – Archivio di Stato di Como. Fondo Filande e Tessiture Costa
  • Musei Civici e Pinacoteca di Alessandria, Alessandria
  • Museo Civico d’Arte, Pordenone
  • Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano. Collezione Città di Lugano. Donazione Chiattone
  • Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”, Ferrara. Donazione Fondazione Giuseppe Pianori
  • Museo del Novecento, Milano
  • Museo del Paesaggio, Verbania
  • Museo del Tessuto, Prato. Collezione Famiglia Fineschi
  • Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, Collezioni Fondazione Museo storico del Trentino, Trento
  • Museo di Palazzo d’Arco, Mantova
  • Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto
  • Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano

Colecciones particulares: 

  • Archivio Manlio Rho, Como
  • Collezione Gualandi Mazzoni, Ferrara
  • Collezione Lietti Ambrosoli, Como
  • Collezione Maria Gregotti, Milano
  • Collezione Vicente Sassu Urbina, Milano
  • Fondo Villani – Scarpellini, Milano
  • Foto Archivio Franca Alliaud, Milano
  • Studio Guicciardo Sassoli Art Exhibitions & Archives, Bologna
  • E altri prestatori privati che hanno preferito rimanere anonimi.