Multimedia production “Dalla Matita al Pixel”
L’esposizione “Rivisitare il Foro Romano: dalla Matita al Pixel” realizzata nell’area della Curia del Foro Romano, nasce dall’incontro tra il linguaggio tecnologico e la memoria del passato. La Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Archeologico di Roma ha commissionato la mostra con l’obiettivo di far conoscere i processi di documentazione architettonica e la sua stessa evoluzione a partire dal 1905 fino al 2014.
Visivalab ha avuto un ruolo fondamentale nella digitalizzazione dell’archivio documentale della Soprintendenza e in diverse campagne di scansione digitale dei monumenti del Foro Romano. La nostra vasta esperienza ci ha permesso di generare i contenuti multimediali che hanno arricchito questa mostra per la quale abbiamo prodotto cinque video informativi. In questi ultimi, i monumenti vengono riscoperti dal confronto della rese delle tecniche di documentazione storico-archeologica con quelle moderne.
CLIENTE Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ed Electa Mondadori
ANNO 2014
CARATTERISTICHE
- Video a carattere divulgativo
- Digitalizzazione HD del patrimonio documentale
- Scansione laser dei monumenti
- Creazione di storytelling e storyboard dei video
- Montaggio e post-produzione delle immagini audiovisive
- Modelli 3D
- Animazione di illustrazioni e incisioni storiche
- Diffusione delle pratiche archeologiche
Progetto
La nostra produzione audiovisiva si divide in cinque aree tematiche in ognuna delle quali si pone l’attenzione su un monumento del Foro. Nei video si stabiliscono le connessioni essenziali fra le diverse pratiche archeologiche del passato e le tecnologie innovative. In questo modo viene messo in risalto il lavoro di digitalizzazione e post-produzione della documentazione storica e le immagini in alta risoluzione permettono di apprezzare in maniera più dettagliata i monumenti, rendendo omaggio alla meticolosa ricerca di Giacomo Boni.
Qui di seguito, si possono visualizzare i video accompagnati da una breve descrizione:
IL COMIZIO: GLI SCAVI IERI E OGGI
Nei primi fotogrammi viene simulata la salita del pallone cautivo mostrando l’ortofotografia della zona del Lapis Niger che si fonde perfettamente con la pianta disegnata da Guido Cirilli. Grazie all’alta qualità della digitalizzazione possiamo scoprire dettagli difficilmente apprezzabili ad occhio nudo, come l’iscrizione sulle pietre del Lapis Niger, della Cloaca Massima, i pozzi e altri elementi dello scavo. Il video ricostruisce il modello 3D del Comizio generato tramite laser scanner e texturizzato con materiale videografico 4K, concludendo con un hyperlapse delle immagini di documentazione a livello del terreno.
LA CLOACA MASSIMA
Il secondo video affronta il complesso sistema di drenaggio e fognature della Cloaca Massima, ricostruito in 3D grazie alla scansione laser del monumento.
Il video fa immergere lo spettatore in un viaggio virtuale sotterraneo che va dalla Basilica Julia fino alla Basilica Emilia esplorando luoghi che attualmente sono inaccessibili. Al termine del percorso, viene mostrata la commistione tra le tecniche di ultima generazione e la documentazione storica: dato che il condotto sotto la Basilica Emilia è ormai semisepolto, lo scanner ha individuato solo un blocco di altezza, ma l’analisi delle vecchie immagini ha rivelato invece un numero di 3 blocchi.
PASSAGGIO DISEGNO DA 2D A 3D
Questo si propone di offrire una riproduzione tridimensionale dell’area sacra del Lapis Niger, basata sul magnifico e dettagliato disegno realizzato dal Cirilli e preventivamente digitalizzato.
Le immagini mostrano la ricostruzione del modello in 3D ottenuto dalla nuvola di punti, sopra il quale è stato applicato il disegno bidimensionale come texture. Nella parte finale del video è possibile vedere il processo di acquisizione laser del monumento, con le differenti parti evidenziate per colore.
VIA SACRA PRESSO LA BASILICA DI MASSENZIO
Questo video è incentrato sulla Via Sacra e utilizza due disegni di base: uno con il rilievo topografico dell’area ed un altro che mostra la sezione longitudinale della Via Sacra in relazione al sistema fognario e ai pozzi.
Il video inizia con l’ortofotografia della zona alla quale si sovrappone alla perfezione il disegno del Boni. Grazie all’alta risoluzione delle planimetrie digitalizzate, si può apprezzare la minuziosità del Boni nella documentazione dei reperti archeologici. Nell’ultima parte del video, viene messa in relazione la planimetria storica con il rilievo effettuato tramite laser scanner, unendo la nuvola di punti texturizzata con il disegno originale.
ASSONOMETRIA vs TRIDIMENSIONALITÀ
L’ultimo video si basa su due disegni assonometrici altamente dettagliati dell’Area Sacra del Lapis Niger. Le immagini si scompongono in diversi strati di informazioni, accompagnate da movimenti morbidi e sfocati che raggiungono un’illusione prospettica che inganna l’osservatore e gli da la sensazione di vedere oltre i monumenti rappresentati.
Il video si conclude con l’accostamento delle immagini ottenute dallo scanner ad alta definizione Faro Arm con le informazioni raccolte da Boni e dal suo team. Questa analisi comparativa ha permesso di riesaminare la pietra, la sua iscrizione e il suo stato di conservazione, consentendo di apprezzare più profondamente l’importanza, la bellezza e la precisione tanto dei disegni storici quanto delle fotografie acquisite.